Fermiamo il Covid non la nostra vita di Giorgio Diaferia

E' 1 anno che in vari modi il Mondo combatte questa drammatica pandemia da Sarrs Covid19. I preallarmi venuti da Mers,Sars, Aviaria , la stessa Ebola non sono bastati con i loro morti a creare una cultura dell'emergenza legata a possibili pandemie. Una sottovalutazione e scarso coinvolgimento del mondo veterinarrio nel riconoscere le zoonosi ed isolare gli animali portatori o le abitudini alimentari a rischio. Soprattutto poca voglia di ammettere la nostra disorganizzazione nei distretti di Igiene e Prevenzione, scarsi mezzi alla Protezione Civile, inadeguatezza dei posti letto di isolamento dotati di alcuni letti di rianimazione.Sedi inadeguate per i ricoveri e le vaccinazioni con il blocco quasi completo delle attività ordinarie. Una rete di medici di base sommersa di carte, note,codici ed ogni burocrazia incomprensibile senza la possibilità di poter parlare ed avere chiare ed a volte semplici informazioni da parte di operatori preparati . Assenza completa del teleconsulto tra base e ospedale, Tutto questo genera panico,disorganizzazione, sprechi di tempo e denaro e fa mancare quelle scelte fondamentali , come ad esempio un vasto approvvigionamento di DPI realmente utili , verificati e distribuiti in massa.La ricerca farmaceutica e generale deve essere aiutata per trovare nuove terapie (Anticorpi monoclonali, ad esempio) , a sintetizzare vaccini più efficaci ed in grado di bloccare tutte le varianti del virus che si presentino. Trovare anche sistemi di disinfezione e contenimento.Per fare questo ci vuole organizzazione, un serio metodo di lavoro e soldi.Nuovi e subdoli pericoli da virus, batteri multi resistenti e miceti sono in arrivo e di nuovo ci faremo trovare impreparati. Viaggiamo per colpa del Covid verso le 100.000 vittime un record drammatico che denuncia la nostra disorganizzazione!Se si è in guerra si impiega l'esercito ovvero la sanità militare( se ancora esiste) in collaborazione con quella privata e civile.Si fa squadra con un buon regista però!

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