Covid-19, ok Ema a vaccini adattati contro Omicron. Come cambia la protezione e quando saranno disponibili (Doctor News)

Covid, allo studio un vaccino potenzialmente efficace contro tutte le varianti Via libera dell'Agenzia Europea del Farmaco al vaccino attivo contro la varante Omicron. Il comitato per i medicinali umani dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) ha raccomandato di autorizzare due vaccini adattati per fornire una protezione più ampia contro il Covid-19. Si tratta di Comirnaty Original/Omicron BA.1 e Spikevax Bivalent Original/Omicron BA.1, di Pfizer Biontech e Moderna. Entrambi destinati a persone di età pari o superiore a 12 anni che hanno ricevuto almeno la vaccinazione primaria contro Covid-19. Il prossimo step è l'autorizzazione all'immissione in commercio nel nostro Paese da parte dell'AIFA, il cui comitato tecnico-scientifico si riunirà lunedì mattina. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha anticipato che l'approvazione arriverà proprio il 5 settembre. «Contiamo di averli disponibili entro metà settembre», è quanto dichiarato da Speranza. Nel frattempo, l'Ema ha iniziato a valutare anche la richiesta di autorizzazione di Pfizer per la versione del vaccino adattata contro BA.4 e BA.5. I vaccini anti Omicron, dunque, stanno arrivando anche in Italia dove la sottovariante Omicron BA.1 ha una prevalenza dello 0,3%. La variante dominante, invece, è BA.5 (90,8%), seguita da BA.4 (6,7%). Questo dato - seppure unito alla preoccupazione per un possibile exploit della variante Omicron BA.2.75 (detta "Centaurus") che in poco tempo è diventata predominante in India grazie a una contagiosità molto elevata - non inficia la validità (e quindi l'opportunità) dei vaccini per BA.1, che sembrano generare una buona protezione anche contro le altre sottovarianti Omicron, come spiegano gli esperti. «Chi deve vaccinarsi non aspetti i vaccini bivalenti: quelli attuali salvano già la vita», avverte infatti l'immunologa Antonella Viola, docente di Patologia Generale presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università di Padova e Direttrice Scientifica dell'Istituto di Ricerca Pediatrica (IRP-Città della Speranza). Ma mentre in Europa l'andamento della pandemia inizia a migliorare, anche grazie alla disponibilità dei nuovi immunizzanti, la Cina prosegue la politica della «tolleranza zero». Milioni di persone sono di nuovo in lockdown per contenere gli ultimi focolai del virus. Sono interessate dal provvedimento città industriali come Shenzhen, Guangzhou, Dalian, Chengdu e Shijiazhuang. A Dalian, nel Liaoning, il blocco ha colpito circa la metà dei suoi 6 milioni di residenti per una durata di 5 giorni. A Shenzhen, nel Guangdong, almeno 4 distretti con circa 9 milioni di residenti sono stati interessati dall'ordine di chiusura. Nel capoluogo Guangzhou, vicino a Hong Kong, martedì sono stati rilevati 5 contagi trasmessi localmente, ma sufficienti per cordonare alcune aree di un distretto fino a sabato.

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