Vaccini Covid, perché è importante la quarta dose e quando è necessaria da Doctor 33

Vaccini Covid, nuova campagna quarta dose con modello misto: hub, Mmg e farmacie. 12-07-2022 | Vaccini Covid, Fimmg: molte richieste per la quarta dose ma i mesi estivi condizionano la campagna L'aumento dei contagi da Covid, causato dalla nuova variante Omicron 5, non decelera e il vaccino continua ad essere la principale arma a disposizione. Con gli over 80 e i super fragili la campagna vaccinale sulla quarta dose è andata male. Solo il 21% degli anziani e il 45% degli immunocompromessi ha richiesto e ottenuto la somministrazione. Ora che la quarta dose è stata estesa anche agli over 60, i dubbi sulle adesioni sono molti. L'immunologo Guido Forni, già ordinario dell'Immunologia all'Università di Torino e membro della Commissione Covid-19 dell'Accademia dei Lincei, all'Ansa, fa il punto sull'utilità della quarta dose. «I vaccini, sia quelli a mRna sia quello proteico, Novavax, funzionano molto bene e inducono una buona risposta immunitaria e che persiste nel tempo, ma il virus contro cui sono diretti non esiste più. Di conseguenza - osserva Forni - solo il 25% degli anticorpi generati da questi vaccini è in grado di combattere le varianti del virus in circolazione, ma questo 25% non basta. Se circolasse ancora il virus di Wuhan, i richiami ripetuti non sarebbero necessari». Di qui la necessità dei richiami, ma quanti ne tollera il sistema immunitario? «Il numero dipende dall'età. Per esempio, i giovani non hanno bisogno di richiami, mentre gli anziani devono fare i conti con l'immunosenescenza, ossia con la crescente difficoltà del sistema immunitario a ricordare le esperienze passate. I vaccini sono una sorta di ginnastica del sistema immunitario, che lo aiuta a mantenere alta la risposta». Che cosa significa, quindi, vaccinarsi adesso e poi con la nuova dose in autunno? «Non c'è un rischio particolare; l'unico è di rispondere meglio alla parte del virus che abbiamo già visto e che alla parte nuova, per esempio quella indotta dalle varianti, si risponda meno bene». Anche Andrea Ammon, direttrice dell'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, in audizione alla commissione del Parlamento europeo sul Covid, spiega che «entro settembre ci sarà il picco dei contagi» e quindi l'impatto di un secondo booster ritardato non potrà essere largo. «Ci sono ancora persone a rischio di grave malattia che hanno bisogno di protezione il prima possibile», ha sottolineato Ammon ricordando che l'obiettivo dei vaccini è proprio quello di evitare la forma grave della malattia e i decessi. «I vaccini correnti sono ancora efficaci contro le gravi malattie», ha aggiunto. Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ospite a 'The Breakfast Club' su Radio Capital, si dice invece sicuro dell'elevata adesione che ci sarà. «L'adesione ci sarà, di gran lunga superiore a quella che è l'adesione standard alla campagna vaccinale per l'influenza - prevede Sileri - Non dimentichiamo che per il vaccino antinfluenzale, ogni anno, l'adesione generale è intorno al 15% e sopra i 70 anni è sopra al 50%». «La stragrande maggioranza degli over 60 già vaccinati contro il Covid chiederà la dose aggiuntiva. Ma se una quota non lo farà, non sarà un flop. Credo sia abbastanza comprensibile, per due ragioni. La prima è che molte persone si stanno infettando negli ultimi giorni. Con 100mila contagi quotidiani si arriva in 10 giorni a un milione di contagi certificati; quindi, molti non avranno bisogno del richiamo». La seconda ragione è legata al rinvio «in attesa di vaccini aggiornati». In effetti, in Lombardia oltre 2.300 persone dai 60 ai 79 anni d'età hanno ricevuto ieri la quarta dose di vaccino anti-Covid.

Commenti

  1. Mancano medici vaccinatori ed infermieri. Senza sguarnire ASL ed Ospedali prendete il personale da poco in pensione!

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