NON SOLO JAZZ FESTIVALS di giorgio diaferia

La terza edizione del TJF è stata contrassegnata, come spesso accade nelle grandi manifestazioni, largamente pubblicizzate e gratuite o quasi, da una grandissima partecipazione di pubblico, favorita anche dai generi musicali presenti che sono sfociati in Elio e Le Storie Tese , grandissimi musicisti. Alcuni giovani promettenti jazzisti Piemontesi impegnati nel Fringe, altri meno giovani con la Big Band e non solo, molti i dimenticati o gli esclusi. Nel mentre si sta realizzando un docufilm sullo "Swing club" storico locale jazz di Torino degli anni sessanta, di cui qualche memoria rimane tra i jazzisti torinesi che ancora si esibiscono ed hanno trovato un certo successo all'estero o in altre parti d'Italia. Ma il Jazz ha bisogno del grande Festival per alimentarsi e dare slancio e un continuum lavorativo(perchè di lavoro, senza quasi tutele, stiamo parlando). Allora ad un gruppo di musicisti Piemontesi, in accordo con delle associazioni regolarmente costituite, con titolari di radio, di televisioni locali e web ( quindi internazionali) e di proprietari di locali dove il jazz si suona, con grande fatica economica, tutto l'anno è venuto in mente di ricreare un circuito di locali.Questi alimentati dai vari Festivals traggono nutrimento e slancio e si propongono come elementi essenziali nella preparazione degli stessi e in continuità con le grandi rassegne. Avigliana, Monforte,Piossasco,Torino,Alba per citare solo i più grandi. L'idea è molto interessante ed ha avuto già una sua prima vita Mercoledì 7 Maggio al Circolo Arci PabloNeruda di Torino. Staremo a vedere la risposta degli enti pubblici al Progetto.

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