Un Mediterraneo di morti

Sono 1.089, i morti nel Mediterraneo nel primo semestre del 2017. Vittime disperate, il più delle volte, nel disperato tentativo di raggiungere su questi barconi della speranza, che diventano “della morte” le nostre coste Europee. Si fugge da guerre,persecuzioni politiche,dalla fame,da un ambiente inospitale. Si fugge per dare un futuro ai bambini, garantire loro un minimo di scolarità ed una esistenza minimamente migliore. La disperazione porta queste persone a salire sui barconi traballanti, con motori spesso vecchi e mal funzionanti.Sono entrati via mare in Europa, nel primo semestre del 2017) 43.204 migranti e rifugiati l’80% dei quali in Italia (36.851) e il resto in Spagna e in Grecia.Una sproporzione vergognosa.Sono poi 30.000 i morti annegati nel Mediterraneo, negli ultimi 15 anni ed i corpi di molti di loro non sono stati recuperati e di altri è mancato il riconoscimento.Il Mediterraneo, dunque dove ogni anno molti di noi si recano a fare le proprie vacanze, è diventato un cimitero sotto i nostri occhi e tra la nostra indifferenza.E’ chiaro che, anche per questi aspetti, bisogna intervenire in fretta.

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